bambino travestito da dinosauro
Avventura

Un regalo speciale

A Matteo proprio non piaceva andare a nanna, aveva sempre un sacco di cose da fare e andare a dormire non era tra le sue preferite. Gli piaceva in modo particolare sfogliare il bellissimo libro che il nonno gli aveva regalato, pieno di immagini di dinosauri e non riusciva a pensare ad altro.

Quando aprì la letterina di Matteo, Babbo Natale rimase pensieroso, era abituato a ricevere strane richieste, ma anche per lui era impossibile trovare un dinosauro vero! Di certo non poteva lasciare Matteo senza il suo  regalo e dopo averci pensato molto ebbe un’idea. Avrebbe chiesto aiuto alla fata dei sogni! Solo lei avrebbe potuto fare vivere a Matteo le avventure che tanto si era immaginato sfogliando il suo libro.

Così quando avvicinandosi il Natale dovette scrivere la sua letterina, fu facile esprimere un desiderio: avrebbe chiesto a Babbo Natale di portagli un dinosauro, un dinosauro vero naturalmente, con il quale poter giocare nel suo giardino tutto il giorno! Chissà che faccia avrebbero fatto i suoi amici quando l’avrebbero visto!

Così la notte della vigilia di Natale, Matteo si addormentò nel suo lettino in attesa dell’arrivo di Babbo Natale… Chiuse gli occhi e si trovò  aggrappato al collo di un’enorme tirannosauro rex, lì per lì ebbe un pò paura, non era facile rimanere aggrappati al collo del suo nuovo amico, ma ne valeva davvero la pena! Si divertiva da matti a salutare dall’alto tutte le persone che incontrava e che lo guardavano incredule. Scivolare lungo il collo del tirannosauro poi era molto più divertente di come lo aveva immaginato, che meraviglia, avrebbe voluto non finisse mai.

Matteo con il suo regalo speciale, il dinosauro

-Matteo, Matteo, sveglia dormiglione!

La voce della mamma lo svegliò dal suo sogno.
“Che peccato”, pensò il bimbo, “mi stavo divertendo molto…” -Andiamo a vedere se Babbo Natale ha portato i regali!

“Non serve”, pensò tra sé Matteo, “io il mio l’ho già ricevuto!”

E da quella notte fu felice di andare a nanna, perché era certo che avrebbe ritrovato nei suoi sogni ciò che aveva tanto desiderato.

cavaliere che vola su un libro
Avventura, Magia

Le storie prendono vita

C’era una volta Claudia, una mamma che come molte altre aveva sempre mille impegni: corri di qua, corri di là, era sempre occupata da mille faccende. Ma la sera arrivava il suo momento preferito della giornata: sedeva sul bordo del letto del suo bambino per raccontargli una favola e accompagnarlo nel mondo dei sogni mentre lo stringeva forte a sé e non avrebbe voluto neppure tutto l’oro del mondo in cambio di quei minuti preziosi.

Si schiariva la voce e iniziava “ hai mai sentito parlare del mostro che non voleva mostrarsi?” oppure “ ti ho mai raccontato dell’anello magico che regala la felicità eterna?”. Si divertiva da morire a stuzzicare la fantasia del suo Duccio e metteva insieme ragni, orchi, draghi, fate e anche persone normali, per farlo addormentare con il sorriso sulle labbra.

Una sera Duccio, curioso come una volpe, chiese “Ma queste storie sono vere?” e Claudia senza pensarci un attimo gli rispose strizzandogli l’occhio “Non dubitarne mai.”
Dopo aver ascoltato una storia molto buffa su un ragno beneducato, la mamma gli diede un bacio sulla fronte, rimboccò le coperte e andò a letto promettendogli una nuova storia per il giorno dopo.

Durante la notte però il cielo si scatenò con tuoni e lampi, la stanza si illuminava di luce per poi tornare al buio e ogni cosa nella stanza sembrava viva.
Il bambino impaurito si mise sotto le coperte lasciando un piccolo spiraglio per vedere cosa succedeva e si accorse che dal libro di favole, dove qualche volta la mamma prendeva ispirazione, iniziava a uscire un esercito di personaggi in miniatura guidati da un cavaliere su uno splendente destriero bianco.

Gentilmente il cavaliere si rivolse a Duccio e disse “Non preoccuparti, ci siamo qui noi se non riesci a dormire. Goditi lo spettacolo!”.
Allora gli gnomi iniziarono a parlare tra di loro, poi intervennero dei folletti, un principe combatté contro un drago ma la principessa non ne voleva sapere di lui dato che gli puzzava il fiato e un re perse la corona e andava in giro a chiedere se per caso qualcuno l’avesse vista. E ancora i nani non erano nani ma erano giganti che tutti chiamavano “nani” per burlarsi di loro, i tre porcellini giocavano l’uno con la coda dell’altro e in camera c’era un trambusto tale che sembrava un mercato tra chiacchiere, combattimenti, avventure e chi più ne ha più ne metta. Quando gli occhi pizzicavano un pò per la stanchezza, una fata dolcemente volò verso Duccio e con la punta della bacchetta gli toccò il naso. E fu il mattino.

personaggi delle storie che prendono vita

Il sole entrava timido con i suoi raggi e Claudia svegliò Duccio scuotendolo per le spalle. Sembrava esausto ma felice di quella notte movimentata. Il bambino si sentiva ridicolo a raccontare alla mamma quello che era accaduto, chi mai avrebbe creduto che i personaggi delle storie erano usciti da un libro e avevano preso vita? Forse davvero aveva sognato, forse si era immaginato tutto.

Ma lavandosi i denti davanti allo specchio Duccio vide della polvere oro sul naso e capì che di quello che era successo non doveva dubitarne mai.