Nella casa del signor Antonio abitavano lui e la moglie, ma avevano anche un ospite alquanto discreto, Oscar il ragno.
Oscar se ne stava sempre per i fatti suoi, costruiva pazientemente la sua ragnatela dietro il mobile grande della sala e non dava noia a nessuno. Insomma, era un ragno di tutto il rispetto, serio e cortese. L’estate aspettava le zanzare, l’inverno attendeva qualche mosca, tirava a campare.
Un giorno però la moglie dei signor Antonio aveva deciso di fare le pulizie in sala, distruggendo la casa di Oscar che in tutta fretta aveva raccolto bagagli e valigie e si era diretto verso la cucina. Con pazienza si era trovato un piccolo posto dietro il tavolo e aveva iniziato a tessere una nuova tela quando, eccola di nuovo!, la moglie del signor Antonio armata di aspirapolvere. Oscar si diede di nuovo a zampe levate, fuggendo di corsa in bagno, rifugiandosi in un anfratto del lavandino. Ma la moglie del signore doveva aspettare ospiti perché dopo un’ora entrò con in mano gli stracci per pulire.
“Eh no, adesso basta!” pensò Oscar “vado dal signor Antonio a cantargliene otto!”.
Oscar era un gentilragno, non aveva mai perso la pazienza, ma adesso gli sembrava davvero troppo. Si spostò in sala dove si trovava il signore, si schiarì la voce e prese la parola.
-Mi scusi, non vorrei disturbarla ma dovrei parlarle.
Per poco Antonio non si sentì male sentendo quella voce così strana e si girò intorno alla ricerca della fonte fino a quando non guardò in basso e vide un ragno proprio davanti a lui, che lo fissava con tutti i mille mila occhi.
-S…sei un ragno? E parli?
-Certo! E conviviamo sotto lo stesso tetto da ormai due anni signore.
-Io devo avere la febbre alta e le allucinazioni…
-Mi stia a sentire. Le vorrei comunicare il mio disagio dato dal comportamento della sua signora che senza ritegno distrugge la mia umile dimora. Mi sono dovuto trasferire per ben due volte e la pregherei di prestare più attenzione in virtù della nostra precedente serena convivenza.
Antonio per poco non svenne.
-E….e….cos….cosa dovrei fare?
-Beh, portare un poco di rispetto anche a me. Cosa ne direbbe se qualcuno le distruggesse la casa ogni volta? O se a un insegnante togliessero la scuola? O se a un cuoco togliessero il ristorante? Le pare? Cosa fareste per vivere? Anch’io devo campare in qualche maniera. Dovrebbe pregare la sua amata moglie di lasciarmi un poco di spazio per la mia dimora, senza essere disturbato dalle pulizie. Lo farà?
-I…io…credo di sì.
-Grazie e arrivederci.
Oscar per un momento pensò di trasferirsi in cantina ma alla fine decise di spostarsi in giardino, era meglio evitare quegli umani così maleducati.