gatto che dorme
Diversità, Natura

Annie e il gatto tigrato

Alpino era un bellissimo paese sotto le montagne ed è proprio lì che abitava Annie, una simpatica bambina di 6 anni a cui piaceva un sacco vivere a stretto contatto con la natura. Nonostante la bellezza dei luoghi, vivere ad Alpino non era facile, non c’erano tutte le comodità della città e gli abitanti erano sempre meno.

Fu così che Annie si trovò il primo giorno di scuola in una classe di soli 8 bambini e lei era l’unica femmina. Come avrete sicuramente indovinato, Annie non era tipo da scoraggiarsi facilmente e nonostante i suoi compagni si comportassero come se lei non esistesse, imperterrita continuava ad andare a scuola sempre allegra e sorridente.

Era l’ultimo giorno della settimana e i bambini si stavano avviando all’uscita di scuola quando si accorsero che nel giardino stava succedendo qualcosa di strano: la bidella, brandendo in aria la sua scopa, cercava di convincere un grosso micio tigrato a scendere dall’albero sul quale si era rifugiato per scampare al cane che lo stava inseguendo.

I bambini assistevano divertiti a quello spettacolo e Bertie, che si vantava di sapere sempre tutto, tirata fuori di tasca una piccola fionda, prese a tirare sassi al povero gatto che sempre più spaventato si rifugiava sui rami più alti.

Annie pensava fermamente che la violenza non serviva a risolvere i problemi.  Così, toltasi lo zaino che aveva sulle spalle e senza proferire parola, si arrampicò sull’albero. Si muoveva lentamente per non impaurire il gatto e dopo un paio di tentativi andati a vuoto finalmente riuscì ad afferrarlo e a portarlo in salvo.
I compagni sotto di lei, rimasero dapprima senza parole, poi appena Annie rimise i piedi a terra con il gatto in braccio, si misero a batterle forte le mani e a farle i complimenti.

Annie incontra il gatto davanti alla sua scuola

“Per essere una femmina sei davvero coraggiosa” le disse il suo compagno di banco che fino ad allora non le aveva rivolto mai una parola.
Annie non capì il perché ma da allora i sui compagni facevano a gara per giocare con lei e di questo fu molto felice.

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